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Il Gruppo Liturgico (GL) o Commissione Liturgica è nato in parrocchia molti anni fa su sollecitazione del parroco di allora e su indicazione del Consiglio Pastorale e si incontra regolarmente da alcuni anni. Attualmente è presieduto da Fra Luca ed è composto dai rappresentanti di realtà parrocchiali impegnate sia nell' animazione delle celebrazioni Liturgiche (animatori musicali, lettori, accoliti, ministranti etc.), sia nella catechesi.
Le attività che un GL deve svolgere possono essere riepilogate attraverso cinque verbi: studiare, osservare, riflettere, programmare e verificare.

1. Studiare

Senza una formazione liturgica di base un GL non potrà mai svolgere con competenza la propria missione. Imprescindibile è un cammino di iniziazione al linguaggio liturgico accompagnato da un solido approfondimento sul senso della celebrazione cristiana e sulle dimensioni antropologiche e teologiche che la caratterizzano. Il GL, oltre curare a la formazione dei suoi membri, può farsi promotore di incontri catechetici aperti a tutti quei fedeli che volessero approfondire le proprie conoscenze in ambito liturgico.

2. Osservare

Un compito specifico del GL è quello di essere attento osservatore dell?assemblea. Prima di rendere il proprio servizio alla comunit? bisogna conoscerne la composizione, la cultura, i problemi, la disponibilit? o la difficolt? a lasciarsi coinvolgere... Viviamo un tempo di pluralismo culturale e religioso e ciò è riscontrabile anche nelle nostre assemblee. Le stesse messe domenicali sono partecipate da gruppi molto eterogenei, sia per cultura che per grado di fede,è quindi importante che ad ogni specifica assemblea venga proposto lo stile celebrativo più adatto ed efficace. Ma uno stile celebrativo appropriato potrà essere conseguito esclusivamente osservando in profondità le comunità celebranti.

3. Riflettere

Ciò che viene appreso attraverso lo studio e ciò che emerge dall' osservazione delle assemblee deve condurre i componenti del GL a ''riflettere insieme''. E' importante che le impressioni e le idee di ciascuno possano convergere in un dialogo fraterno e costruttivo.

4. Programmare

Per giungere alla tappa della programmazione bisogna aver percorso le tre tappe precedenti: si può programmare solo dopo aver studiato, osservato e riflettuto.
Un primo impegnoè quello della programmazione annuale. Ogni anno il GL deve stilare un piano di lavoro nel quale emergeranno le esigenze formative dei suoi membri, le scelte principali che caratterizzeranno le celebrazioni di tutto l?anno, gli eventi straordinari nell'ambito della vita parrocchiale (cresime, prime comunioni, ordinazioni, dedicazione della chiesa, anniversari particolari...).
E' bene prevedere anche una programmazione periodica, specialmente in prossimit? dei tempi più significativi dell?anno liturgico (Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua). E' importante sottolineare che il GL ha innanzitutto una "funzione di organizzazione" dei momenti celebrativi, pertanto non può e non deve addossarsi da solo la realizzazione delle liturgie. Dovrà invece stimolare e attivare i servizi che i diversi animatori o ministri sono chiamati a prestare, ognuno secondo le proprie capacit? e la specifica preparazione.

5. Verificare

Come la programmazione, anche la verifica dovr? essere annuale, periodica e settimanale. Verificare significa "fare la verità" su come sono state realizzate le celebrazioni e sulla loro efficacia reale. La verifica è quindi frutto di ulteriore osservazione e di ascolto dei membri dell'assemblea, ma nasce anche dal dialogo franco e aperto all?interno del GL stesso. Da una verifica seria scaturisce l?esigenza di nuovo studio, di ulteriore riflessione e di più appropriata programmazione.
 
 
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