Carissimi fratelli e sorelle,
un grande augurio a ciascuno di noi perché tutte le cose belle di questi giorni, emozioni, Incontri, esperienze ... possano aiutarci a crescere nell'essere cordiali e pacifici, equilibrati e tolleranti, accoglienti e servizievoli.Le feste del Tempo di Natale hanno sempre il sapore della speranza:tornare a celebrare la nascita di Gesù, il suo essere stato bambino è per noi un invito a dare Inizio a qualcosa di nuovo nella nostra vita, nella consapevolezza che quando si è circondali di vera umanità è sempre possibile ricominciare ...
Le feste di fine anno vecchio e inizio anno nuovo si muovono nella stessa direzione, augurio di novità e di benessere ... anche se suppongono un momento di analisi e un'assunzione di responsabilità ... non ci sarà mai nulla di nuovo, infatti, senza far diventare risorsa quanto di bene o di problematico si è vissuto nel tempo appena passato, così come senza elaborare un itinerario concreto che ci porti a raggiungere qualche obbiettivo che esprima la nostra crescita ...
E allora, cari fratelli e sorelle, proviamo a vivere con accresciuto entusiasmo, e con quella responsabilità che sa farsi passione, questi giorni del Natale…. tenendo presente che se è importante andare a trovare il bambino Gesù nella grotta, probabilmente è assai più importante il come si esce dalla grotta ... dalla grotta luminosa del Signore, come dalle grotte tenebrose del nostro individualismo, della nostra presunzione. del nostro utilitarismo, da quella grotta ogni giorno più fonda, fonte di depressione e di nevrosi, che è l'accontentarsi di proseguire come si è sempre fatto, convinti che nessuno ha da proporci qualcosa di più ragionevole e saggio…. .
La grotta di Betlemme è fatta per incontrare e per uscirne gioiosi, pacifici e solidali ... la grotta della parrocchia va vissuta allo stesso modo, evitando la tentazione di ricavare in un qualche angoletto la propria nicchia a fare le belle statuine, a ripetere sempre gli stessi rituali, a seppellirsi nell'insignificanza. Mi é piaciuto questo passaggio degli auguri di Natale di Papa
Francesco alla Curia Vaticana, proviamo a rifletterci e a chiederi in che modo ciascuno di noi e la nostra comunità tutta possiamo muovere passi nuovi nel cammino di ogni giorno.
" ... il Natale ci ricorda però che una fede che non ci mette in crisi è una fede in crisi; una fede che non ci fa crescere è una fede che deve crescere; una fede che non ci interroga è una fede sulla quale dobbiamo interrogarci; una lede che non ci anima è una fede che deve essere animata; una fede che non ci sconvolge è una fede che deve essere sconvolta. In realtà, una fede soltanto intellettuale o tiepida è solo una proposta di fede, che potrebbe realizzarsi quando arriverà a coinvolgere il cuore, l'anima, lo spirito e tutto il nostro essere, quando si permette a Dio di nascere e rinascere nella mangiatoia del cuore, quando permettiamo alla stella di Betlemme di guidarci verso li luogo dove giace il Figlio di Dio, non tra i
re e il lusso, ma tra i poveri e gli umili.
Auguri, fra' Mario.