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GRAZIE, GIOVANNI PAOLO II

 

Carissimi, dopo aver celebrato solennemente la festa di S. Francesco e aver dato inizio a tutte le attivit? di catechesi ci apprestiamo a riprendere con rinnovato impegno il nuovo anno liturgico.

 

Il nostro cammino ci propone subito la preparazione al Santo Natale, in questo tempo la chiesa celebra il mistero dell?Incarnazione e della manifestazione del Signore.

Il mio saluto, carissimi, non vuole soffermarsi al Natale, ne parleremo in seguito, ma vuole essere un grazie sincero a Giovanni Paolo II per il dono della lettera apostolica ?Mane Nobiscum Domine? con la quale ? stato inaugurato l?Anno dell?Eucaristia, roveto ardente della Chiesa, presso il quale siamo chiamati a sostare per ritrovare il senso, la direzione, la pienezza della nostra vita cristiana e della nostra appartenenza alla comunit? parrocchiale.

Esprimo il mio grazie sincero al santo Padre attraverso alcuni degli spunti di riflessione del liturgista Mons. Giulio Viviani. Nella serie di documenti e proposte circa l?Eucaristia, brilla di luce serena e liberante la recente lettera apostolica di Giovanni Paolo II ?Mane nobiscum, Domine? del 7 ottobre 2004. Occorre essere grati al Papa perch? nella miriade di documenti in circolazione, ci ha offerto alcune pagine di grande respiro. Il documento prende spunto dall?evento di Emmaus. Anche a noi arde il cuore nel petto quando qualcuno ci spiega le Scritture e le cala con sapienza e cordialit? nel nostro vissuto quotidiano, nelle pieghe della faticosa e coraggiosa storia della chiesa dei nostri giorni. Questo documento lo leggiamo come completamento del documento della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Redemptionis Sacramentum e ci indica una via bella e incoraggiante per celebrare le nostre liturgie in ?spirito e verit??.

Per questo diciamo grazie a Giovanni Paolo II:

- Grazie, perch? consapevole del valore delle singole chiese, invita i vescovi a non interrompere i cammini pastorali (5).

- Grazie, perch? ci esorta ad evitare quell?ansia che avvolge spesso la nostra attivit? pastorale dicendoci la sua convinzione ?di lavorare per i tempi lunghi dell?umanit?? (6).

- Grazie, perch? non ci chiede ?che si facciano cose straordinarie, ma che tutte le iniziative siano improntate da profonda interiorit?? (29).

- Grazie, perch? riconosce il cammino compiuto in questi anni grazie alla riforma liturgica: la nostre comunit? sanno celebrare meglio l?Eucaristia, i sacramenti e la liturgia delle ore, soprattutto nel contesto del giorno del Signore (8).

- Grazie, perch? ci ricorda l?importanza e l?unit? delle due mense: quella della Parola e quella del Pane di vita (12).

- Grazie, perch? molto esplicitamente ci chiede di verificare e di migliorare le modalit? della proclamazione della Parola di Dio e lo stile e i contenuti dell?omelia nella Messa (13).

- Grazie, perch? richiama l?importanza del silenzio nelle nostre celebrazioni liturgiche diventate spesso troppo verbose (18).

- Grazie, perch? sottolinea che l?Eucaristia ? una mensa e un convito, pur nel suo specifico carattere sacrificale (15).

- Grazie, perch? con le parole di Paolo VI, ripresenta la dottrina della Chiesa sulla presenza reale del Signore Ges? nelle specie eucaristiche (16).

- Grazie, perch? si rivolge con fiducia ai ministri ?lettori, accoliti, ministri straordinari della comunione?, perch? abbiano ?coscienza viva del dono? loro affidato (30), invitando le comunit? ad avvalersi ?dei diversi ministri nell?esercizio dei compiti per essi previsti? (17).

- Grazie, perch? ci insegna a riscoprire il Rosario come preghiera con Maria che ci porta a Cristo, al suo Vangelo, ai sacramenti (9-10).

- Grazie, perch? non dimentica la carit? e la solidariet? verso i fratelli che scaturiscono dalla celebrazione dell?Eucaristia, dall?incontro con Cristo, servo per amore (27-28).

- Grazie, per la speranza che ci trasmette in questi tormentati giorni del terzo millennio: l?Eucaristia non ? evasione dal mondo ma ? opportunit? e impegno a ritrovare Cristo al centro della storia e della vita dell?intera famiglia umana (6).

Abbiamo bisogno di queste parole, carissimi, per celebrare l?Eucaristia, per partecipare all?Eucaristia, per guardare all?Eucaristia, come al sacramento dell?Amore, che tutti rimette in cammino sulle orme di colui che ? venuto a dare la vita per noi e sulle strade degli uomini e delle donne del nostro tempo che attendono di incontrare anche per mezzo nostro Cristo, Parola e Pane di vita.

Il parroco

P. Gianfranco

 

 

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